Il maledetto Var e la sconfitta della Juventus
La partita tra Juventus e Napoli nasce sotto cattivi auspici perché le evidenze della settimana hanno portato nuovamente a respirare un ambiente malsano. Noi, a differenza loro, ci limitiamo ai fischi quando arriva il pullman o quando la loro squadra entra in campo per il riscaldamento. Loro, si sa, a casa loro tirano roba. A casa nostra possono persino sedersi con maglietta e sciarpa azzurra in tribuna che al massimo si sentono dire “tu sei napoletano, io no”. Provate a farlo a Napoli con la maglia bianconera: dovete pregare di tornare a casa senza danni. Il nuovo Ad Juve, Scanavino, ricorda a tutti che i casi di razzismo sono isolati, soltanto due e che ha provveduto la società ad estromettere i colpevoli dallo Stadium. I cori quindi li hanno sentiti solo gli ispettori federali che hanno evidentemente orecchie diverse dalle nostre. Poi il monito alle istituzioni e la preoccupazione “speriamo di non avere sorprese in futuro riguardo ai punti…” Adesso basta con le parole perché è tempo di emozioni da campo. Sulle formazioni il pubblico si scatena e alza i decibel come ai bei tempi: tra i più osannati Rabiot,Milik e Kostic. Come da tradizione la sciarpata scatta sulle note a noi tanto care: Juve, storia di un grande amore, simili a degli eroi abbiamo il cuore a strisce! Forza ragazzi, ora tocca a voi. Nota a margine. Ma è possibile che nel settore ospiti ci siano sciarpe inquadrate con scritto JUVE M…A quando i nostri a momenti manco possono portarle dentro? La formazione ci dice che la partita che conta è quella di mercoledì: in panchina Chiesa, Di Maria e Vlahovic. Soulè sotto punta a Milik. La Juve parte con entusiasmo e Locatelli tira a lato dopo soli 3 minuti. L’arbitro inizia a non darci i falli e a fischiarli per loro e il pubblico non gradisce. La curva del Napoli inizia ad insultare perché solo quello sono capaci di fare. A loro è concesso di far entrare striscioni e bandiere, a noi no. Ci pensa Cuadrado con una conclusione parata da Meret ed un corner conquistato a farci scaldare. Miretti pressa fino al portiere e trascina i compagni con il suo entusiasmo. Loro protestano su ogni fallo laterale e noi proviamo a fargli male con i traversoni di Kostic. Su uno di questi Milik schiaccia centrale di testa. Tre tiri in porta in 17 minuti ci fanno quasi commuovere. Fallaccio di Anguissa su Kostic ma l’arbitro sembra aver dimenticato i cartellini salvo poi ricordarsene per un semplice fallo in raddoppio di Locatelli. Rabiot attacca lo spazio e mette in mezzo ma nessuno si fa trovare pronto nell’area piccola, peccato ma la Juventus stasera c’è. L’idea tattica di mister Allegri è Miretti a schermare Lobotka. Lo limitiamo ma poi sciupiamo i contropiedi, dai ragazzi più precisione per favore. Osimehn gioca sempre col braccio alto in area per protestare e mi fa arrabbiare persino Gatti e quasi Rugani, quasi però, troppo educato Daniele. Lo stadio ha il solito problema di trasformazione in un teatro. Il boato sale enorme su una chiusura difensiva della coppia Danilo-Gatti. Arriva il giallo anche per Rabiot che entra netto sul pallone poi sullo slancio prende anche altro. Si può fare un intervento difensivo sulla palla o è vietato? Milik prova a scappare e Juan Jesus lo abbatte ma il giallo non arriva, FABBRI ci sei??? Fischi assordanti per lui, peggiore in campo. Finisce il primo tempo sullo zero a zero, si può dire la Juve meglio del Napoli? Dicono che Gatti era nettamente da espulsione ma se guardiamo come commentano gli altri facciamo uguale e diciamo che non lo ha preso bene e che Kvara ha simulato.
Inizia il secondo tempo senza cambi e con la stessa cattiveria agonistica, siamo in partita. Ma continuiamo a sprecare le ripartenze. Altro cross in mezzo di Cuadrado che non trova pronto nessuno. Altri due falli netti non fischiati ai danni di Rabiot e Cuadrado, abbiamo capito il metro arbitrale. Si scaldano tutti ma non entra nessuno. La difesa tiene quando il Napoli si avvicina alla nostra area. Sopra di me un gruppetto di tifosi azzurri con tanto di maglietta si fanno le foto perché sanno che il nostro impianto è molto più bello del loro. Fabbri si inventa un fallo di Gatti e concede ai nostri avversari una punizione: per fortuna senza esito. Sessanta minuti ed ecco le sostituzioni. Dentro Chiesa e Di Maria per Kostic e Miretti. Allegri la vorrebbe vincere e noi pure. Angel accende subito i tifosi con una sventagliata in area e Osimhen ci preoccupa nella nostra area . La partita potrebbe va avanti a strappi. Fuori Soulè tra gli applausi e dentro Fagioli. Dombelè pesta il piede a Locatelli e non viene ammonito per la terza volta. Nel continuo silenzio dello Stadium purtroppo ci cantano in faccia e questo non è bello da sopportare. Osi tira a fil di palo con deviazione e noi tiriamo un sospiro di sollievo. Poi di testa centrale tra le braccia di Tek. La Juve mi sembra spezzata, troppo lontani i centrocampisti dai difensori e facciamo fatica ad uscire. Osimhen si divora un gol davanti a Szczesny, ora loro sono messi meglio di noi. Dai ragazzi non mollate proprio adesso. Inizia a piovere e ci dobbiamo svegliare perché altrimenti il gol lo prendiamo. La Juve ha un sussulto nel finale e attacca alla disperata rischiando il gol in contropiede. Milik tira fuori e Di Maria segna, è l’apoteosi ma come sempre ci pensa il maledetto Var a rimandarci in gola l’esultanza. Per cercare di vincerla alla fine la perdiamo. Il Napoli espugna lo Stadium con un gol di Raspadori e a noi non resta che il rammarico di tutta questa incredibile stagione.
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