cosa resterà di Juve-Lazio.
Cosa resterà di questa partita? Tante cose belle e la solita cattiva analisi mediatica. I tre punti conquistati che fanno classifica, il ritorno del pubblico urlante in casa nostra, gli applausi a Massimiliano Allegri, gli assist di McKennie,le aperture di Locatelli, i gol di Vlahovic con il piede destro. Ma tutto questo sparisce di fronte alla riduzione mediatica ai minimi termini della solita vittoria della Juve di Allegri contro la Lazio di mastro Sarri: una riga blu. Tanto basta per armare le truppe cammellate dalle penne avvelenate e aizzare il popolo biancazzurro e l’Italia tutta degli anti-juventini. Una riga blu, quella tracciata dal Var che si usava con la vecchia metodologia per controllare il fuorigioco. Una riga blu, quella che fermava Morata 3 volte su 3 in Juventus-Barcellona e non gli concedeva gol per un’unghia di prospettiva.
Quella stessa riga blu che adesso viene contestata perché sancisce la bontà del pallone tenuto in campo da McKennie che porta al gol del vantaggio bianconero. Una riga blu, quella che nessuno ci ha fatto vedere quando lo stesso McKennie teneva in campo un pallone dalla linea di fondo, ma quella era un'altra partita.Una riga blu che la Lazio non gradisce forse perchè non è azzurra e dichiarando il silenzio stampa fa più rumore delle solite lamentele di Sarri o dei video sul profilo ufficiale. Una riga blu, è basta per mandare ai posteri la vittoria sulla Lazio come il pareggio casalingo contro il Bologna: la Juve rubba.
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