Porrini a RBN: "Thiago Motta è l'uomo per la Juve, ma calma con lo scudetto...Chiesa? A volte bisogna accontentarsi..."
"Fuori di Juve" è tornata a ospitare virtualmente Sergio Porrini all'interno degli studi romani di Radio Bianconera. L'ex terzino, alla Juventus dal 1993 al 1997, ha fatto una panoramica generale sulla squadra di Thiago Motta. I segnali, arrivati lunedì contro il Como, fanno ben sperare. Da qui a essere competitivi per scucire lo scudetto all'Inter ce ne passa. La sensazione è che la strada provenga dal calciomercato. Ai bianconeri servirebbero tre giocatori in particolare, che l'ospite della predetta trasmissione di Radio Bianconera svela attraverso i termini che seguono.
LA "MANO" DI THIAGO MOTTA NELLA JUVENTUS - "È ancora presto per dirlo. Un allenatore ha bisogno di tempo per fare vedere delle innovazioni. Dopo il goal la partita contro il Como è stata una gara facile. La Juventus è stata bravissima a metterla sui binari giusti. Posso dire che si vede qualcosa di diverso nei tanti giovani, il che fa pensare che Thiago Motta crede molto in questi ragazzi. Poi, ho visto un grande entusiasmo e questo è molto importante. La sensazione è che ci sia qualcosa di nuovo. Thiago Motta uomo giusto? Penso che sia l'uomo giusto per la ricostruzione, ma bisogna dargli tempo. Se riuscisse ad entrare come ha fatto l'anno scorso a Bologna, ottenendo grandi risultati, sarebbe la cosa migliore. Io faccio sempre l'esempio di Gasperini: alla quinta-sesta giornata era già a rischio. Poi vince due partite, tra cui quella contro il Napoli e poi sappiamo come sta rendendo tutto l'ambiente nerazzurro bergamasco".
LA DIFESA DELLA JUVENTUS - "È una difesa composta da giocatori giovani, che devono dimostrare il proprio valore, a parte Gatti e Bremer. La sensazione è che possa nascere una Juventus con un'ottima difesa. Poi dire che possa essere già competitiva per lottare con l'Inter è ancora presto. La crescita dei giovani passa dagli errori. Mi ricordo che Bonucci e Chiellini ci hanno messo un po' per arrivare al top: dovettero aspettare l'arrivo di Conte e della difesa a tre con l'innesto di Barzagli per progredire".
IL NUOVO CENTROCAMPO BIANCONERO - "I due giocatori che hai citato sono molto promettenti. La sensazione è che siano acquisti forti per questa squadra. La Juventus doveva intervenire sul centrocampo e lo ha fatto egregio con Douglas Luiz e K.Thuram. Se dovesse arrivare Koopmeiners, sarebbe la ciliegina sulla torta. L'unico dubbio è il rendimento dei giocatori dell'Atalanta fuori dal contesto allenato da Gasperini: molti giocatori che arrivano da lì non riescono a ripetere le stesse perfomances. A me rimane un attimino quella piccola incognita".
CAPITOLO ATTACCO: BASTA NICO GONZALEZ? - "Se dovesse arrivare Nico Gonzalez, la Juventus diventerebbe più competitiva. Con l'acquisto di un altro esterno, riuscirebbe un attimino a colmare eventuali problematiche di rendimento o fisiche. In questo momento per arrivare a essere nelle condizioni di essere alla pari con l'Inter, è necessario avere una panchina più lunga.
PENSIERO SULLA SITUAZIONE DI CHIESA - Chiesa? La situazione è scomoda per la società, per il giocatore e per quelli come me, che guardano il calcio dal di fuori. Purtroppo sono arrivati alla rottura e questo è un danno per Chiesa, perché i bianconeri credevano tantissimo in lui. A volte basterebbe ragionare e accontentarsi un po': sarebbe potuto diventare l'uomo simbolo del progetto della Juventus e, invece, adesso è fuori dal progetto. La società ha ritenuto che le sue richieste fossero eccessive e si è andati alla rottura: quando si verificano queste situazioni, non si può mai parlare di qualcosa di bello".
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