Galia a RBN: "Totò era un amico impossibile da odiare. Ai ragazzi può insegnare questo..."

Galia a RBN: "Totò era un amico impossibile da odiare. Ai ragazzi può insegnare questo..."TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 18 settembre 2024, 23:45Esclusive
di Matteo Barile
Roberto Galia è intervenuto negli studi di RBN per condividere un suo ricordo su Totò Schillaci, scomparso oggi per un tumore

Roberto Galia è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera. Intervenuto a "Colpo Gobbo", l'ex jolly difensivo della Juventus ha tracciato un ricordo di Totò Schillaci, venuto a mancare oggi per un tumore. Ecco le sue parole, che non illustrano solo la versione calcistica dell'eroe delle "Notti Magiche" di Italia '90. In questo consultivo ci rientra anche un ritratto dello Schillaci uomo, sempre affabile e impossibile da odiare.

IL RICORDO DELL'AMICO TOTO' DA PARTE DI GALIA - "Totò era un amico, un compagno con cui abbiamo condiviso gioie e dolori e che ha fatto parte di un gruppo che ha vinto qualcosa di importante alla Juventus. Era un uomo che si distingueva soprattutto per la sua semplicità e la sua facilità di integrarsi con le persone: era una persone meravigliosa anche in questo senso, perché faceva amicizia con tutti e parlava con la persona più intelligente e quella meno intelligente. Io ho avuto anche la fortuna di conoscerlo fuori dal calcio ed è stato sempre una persona affabile. Non era possibile odiarlo, perché aveva sempre la battuta pronta e riuscivamo sempre a scherzare. Quanto c'era di siciliano in lui? Lui lo era proprio DOC. Il siciliano è uno che si rapporta molto con le persone, anche con chi non conosce. Se ci sono giocatori come lui oggi? No, non ne vedo. Forse chi gli poteva un po' somigliare era Ciro Immobile. Però, in Italia, ho visto pochi giocatori che hanno avuto la sua cattiveria, la sua determinazione e, soprattutto, la sua istintività nel trovarsi in area e fare goal".

L'INSEGNAMENTO DI SCHILLACI AI RAGAZZI DI OGGI - "Che cosa può insegnare ai ragazzi che lo hanno conosciuto? La determinazione, la cattiveria e l'istintività sono caratteristiche che uno si porta dietro da bambino. Queste sono caratteristiche che Totò ha appreso dalla sua famiglia. Bisogna riuscire a trasformare questo atteggiamento in qualcosa di positivo. A volte succede il contrario, ma lui è stato bravissimo ad avere questa fame e a esprimersi coi suoi goal e col suo carattere".