Corapi a RBN: "Motta può fare molto bene alla Juve. Vlahovic leader dei bianconeri? Sì, ma deve gestire un aspetto"
La Juventus di Thiago Motta avrà un ritmo mentale prima ancora che di calcio diverso dal passato. Bisogna leggere la tesi con cui l'allenatore italo-brasiliano si è laureato a Coverciano per crederci. In questo elaborato stupisce in modo particolare la presenza di una parte prettamente legata alla psiche dei calciatori. Personalità, stress, gestione dello stesso, copying e resilienza. Questi sono gli aspetti che stanno alla base del lavoro di Thiago Motta e che Sandro Corapi ha evidenziato in collegamento a "Fuori di Juve", su Radio Bianconera. Ecco cos'ha detto ai microfoni della trasmissione di Quintiliano Giampietro, che ha incalzato l'ospite su una domanda in particolare: Vlahovic può essere il leader emozionale di Madama?.
"Dal mio punto di vista il nuovo allenatore farà molto bene alla Juve, perchè ha portato e porterà un'aria nuova e fresca di novità. In una parte della sua tesi ho letto solo una cosa: "flow". Lo stato di flow è una di quelle dinamiche che io insegno nella mia accademia. Questo processo è qualcosa di molto speciale per chi pratica lo sport soprattutto, perchè si entra in una dinamica di trans agonistica dove le cose fluiscono con la giusta energia e lì vuol dire essere dentro il gioco. Questo è molto importante e un allenatore che parla di questo vuol dire che sta lavorando moltissimo sulla testa dei giocatori ed è la cosa più importante in assoluto, perchè permette di entrare nel cuore dei giocatori, che sentono una voce diversa e dei termini diversi. Secondo me, Thiago Motta ha fatto degli studi proiettati alla motivazione e a creare le giuste condizioni nella testa. Questa è un'arma molto forte e molto interessante. Nella sua tesi utilizza i termini di copying e di resilienza? Questi sono termini da mental coaching, perché questi sono termini mirati alla motivazione, alla determinazione e a fare in modo che una persona sono performare. Faccio i miei complimenti al mister. Ma d'altronde se ha fatto quello che ha fatto al Bologna non è un caso. Io sono sicuro che club importanti dovranno temere questa nuovo modo di creare un gruppo all'interno del calcio. Questo è il futuro e anche il presente. Bremer e, soprattutto Vlahovic possono diventare dei leader? Sicuramente sono in buone mani, perché un mister che si esprime con questi termini può davvero lavorare a livello mentale sui ragazzi. È chiaro che per cambiare un abitudine caratteriale non basta dire cosa bisogna fare. Bisogna inserire delle tecniche di cambiamenti, di trasformazione del proprio mindset a livello di struttura difensive e delle convinzioni sabotanti. La forza di Vlahovic è quella di essere un istintivo, ma questo è un aspetto che bisogna dosare nel modo giusto, perchè delle reazioni scomposte che ha di solito genera frustrazione e la frustrazione genera una diminuzione di quello che è lo stato energetico del ragazzo stesso a livello mentale. E questo finisce per ripercuotere sulla prestazione".
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