Jdentità Bianconera scrive a Mattarella: le accuse contro La Russa
Nuova lettera inviata da Jdentità Bianconera. Questa volta non ad un quotidiano, come l'ultima volta a Gazzetta, bensì al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per muovere accusa ad Ignazio La Russa. Di seguito, il comunicato.
''Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica, ci permettiamo di indirizzare alla Sua attenzione questa lettera aperta a nome della Fondazione JDENTITÀ BIANCONERA su incarico del Presidente del Consiglio di indirizzo, avv. Massimo Durante.
Precisiamo che la Fondazione Jdentità Bianconera non opera a tutela della Juventus F.C. S.p.a., ma esclusivamente dei suoi tifosi, che si onora di rappresentare. La Fondazione che rappresentiamo, e della quale facciamo orgogliosamente parte, difatti è nata con l’obiettivo di assicurare la tutela e la rappresentanza degli associati in quanto sportivi e tifosi juventini, considerando tale appartenenza calcistica alla stregua di elemento identitario da valorizzare, nel pieno rispetto dei diritti costituzionali, delle norme di legge e di pubblica sicurezza, nonché nel pieno rispetto del dialogo con le Istituzioni, come stabilito dall’art. 3.2 del nostro Statuto.
Il Presidente del Senato, Avv. Ignazio Larussa, nella mattinata del 04 giugno u.s. si è recato in “auto blu” e scorta pubblica a Milano, presso la sede della società di calcio F.C. Internazionale Milano, per la presentazione della nuova compagine sociale ai soci della predetta società. Tale pubblica apparizione della seconda carica dello Stato è stata ripresa da tutte le televisioni e da tutti i giornali italiani, che hanno, altresì, riportato le parole del Presidente del Senato, tra le quali, ad esempio, l’affermazione che “la retrocessione, quello spetta al Milan”.
Orbene, come è facile percepire la partecipazione del Presidente del Senato ad una iniziativa privata, intuitivamente a spese della collettività e con modalità poco conferenti rispetto al Ruolo ed alla Carica del Dott. Ignazio La Russa, ha indignato la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, nonché la quasi totalità dei tifosi (esclusi, ovviamente quelli interisti) .
Il ruolo istituzionale del Presidente del Senato è così nobile ed elevato, oltre che rappresentativo della generalità della popolazione, che non possono giustificarsi situazioni equivoche ed imbarazzanti come quella descritta. Alla luce del ruolo ricoperto, il Presidente del Senato dovrebbe assumere, sempre a nostro sommesso avviso, in ogni situazione e sotto ogni profilo, atteggiamenti super partes, in alcun modo condizionati da “sentimenti” e opinioni personali: risulta legittimo, pertanto, lo sconcerto e la costernazione che le sue parole, senz’altro improvvide, hanno provocato nei tifosi tutti (ed in particolare in quelli del Milan).
In un mondo, quale quello del calcio moderno, già sofferente ed avvelenato dagli interessi di parte, economici e non (da conoscitore di calcio avrà sicuramente appreso la notizia del terremoto societario meneghino, che ha visto, per la prima volta nella storia, una società di calcio essere utilizzata come strumento di pagamento dei debiti della ex proprietà cinese, con i conseguenti dubbi sulla regolarità del campionato) che lo governano, come tale in profonda crisi di valori etici e morali, la descritta condotta del Presidente del Senato appesantisce ulteriormente il clima di un ambiente già gravemente malato: ciò con il rischio, è bene ricordarlo, di una grave disaffezione da parte dei tifosi e, dunque, di conseguenze negative, anche sotto un profilo squisitamente economico, per tutto il settore sportivo, vanificando gli sforzi posti in essere dall’attuale Governo, che si sta impegnando per una riforma complessiva del calcio.
La sensibilità dei tifosi che la Fondazione rappresenta e, riteniamo, quella di tutti i tifosi italiani, è urtata da una ostentazione del ruolo istituzionale, che pare asservito agli interessi di pochi. Per tali ragioni, la Fondazione JDENTITÀ BIANCONERA si auspica che Ella, quale garante delle Istituzioni, possa porre freno a tali spiacevoli condotte, richiamando le cariche istituzionali al rispetto della loro alta missione, di modo che non si verifichino più tali spiacevoli episodi e che, soprattutto, vengano sempre mantenuti toni rispettosi e moderati. Nel ringraziarLa per l’attenzione che vorrà riservare a questa richiesta, Le porgiamo i nostri più ossequiosi saluti.''.
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