Giandonato a TJ: "Il mio ricordo più bello alla Juve è con Cannavaro"
Tra le fila della Juventus tra il 2005 e il 2011, il centrocampista Manuel Giandonato, oggi trentaduenne alla ricerca di una nuova squadra, si è raccontato ai microfoni di Tuttojuve. Questo un estratto delle sue parole:
"Il mio ricordo più bello in bianconero è stato il primo allenamento con la Prima Squadra. Arrivai a quel momento imbarazzato e intimorito, normale esserlo vista la presenza di campioni di quel calibro. Cannavaro arrivò da me, si presentò e mi disse 'Tranquillo, siamo anche noi degli esseri umani'. Penso che Fabio sia stato l'emblema del campione e del ragazzo d'oro, in grado di andare da un ragazzino di 17 anni e di farlo sentire a casa sin da subito. Ovviamente non potrò mai dimenticare l'esordio contro il Livorno e il gol su punizione all'Old Trafford.
L'insegnamento più importante che mi ha lasciato la Juve? Sono cresciuto a Torino dai 13 ai 19 anni. La Juve è stata per me una seconda famiglia. Ricordo la grande attenzione ai voti scolastici e al nostro comportamento fuori dal campo. E in campo, ho imparato ad arrivare un'ora prima e ad andare via una dopo, insegnamenti che mi porto dietro da allora e che hanno caratterizzato la mia carriera.
Cosa ricordo del gol a Manchester? Fu una grande emozione che sul momento nemmeno riuscii realizzare. E la mia esultanza incredula credo dica tutto ancora oggi a distanza di anni".
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