D'Aniello (Modena City Ramblers): "Arrabbiato ma anche deluso dalla società. Ecco chi vorrei"

"Ero un po' più speranzoso ad inizio stagione per una serie di motivi, ma in realtà sono ancora fiducioso. Tanto peggio di così non può andare (sorride ndr). Sto alternando momenti di depressione calcistica ad altri che invece sono più positivi, anche perché avevo sempre visto questo progetto come un qualcosa di interessante. A dirlo a TuttoJuve il flautista e cofondatore dei Modena City Ramblers, Franco D'Aniello, tifoso bianconero.
"Sono deluso ormai da molti anni dai vertici della società. Mi riferisco, in particolare, per il trattamento riservato a tanti calciatori dal punto di vista umano. Ok far quadrare i conti, ma da un certo tipo di società come la Juve mi aspetterei altri comportamenti. Questo ha incrinato il rapporto interno dello spogliatoio, prendiamo ad esempio come è stato mandato via Danilo che poteva esser tranquillamente un panchinaro di lusso e poteva dire la sua nello spogliatoio fino alla fine. Motta non è stato furbo a far amicizia con quei senatori che potevano tenere unito lo spogliatoio. Ma il riferimento è sempre alla società, che è inesistente ormai da parecchio tempo. Ad Elkann interessa molto più della Ferrari che della Juve. In questo momento, nel ruolo di presidente e amministratore delegato, ci sono due tecnici esperti dal punto di vista finanziario. Ma sono persone che non hanno mai fatto parte del mondo del calcio, prima di questa esperienza. Al fianco di uno Scanavino o di un Giuntoli metterei una leggenda del calibro di Del Piero che conosce il talento e sarebbe in grado di non far sprecare soldi a livello di investimenti. In un ambiente dove lo stesso presidente già citato non ha un potere carismatico, ecco che una figura come quella di Alex sarebbe impattante a livello psicologico".
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