Situazione Rabiot: una telenovela che dura da troppo tempo

Situazione Rabiot: una telenovela che dura da troppo tempoTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 21 giugno 2024, 00:00Editoriale
di Franco Leonetti
Rabiot rinnova o parte per altre destinazioni? Questa la domanda per cui Giuntoli spera di ottenere al più presto risposta

“A fine anno deciderò il mio futuro” queste le dichiarazioni ripetute, più e più volte, da Adrien Rabiot durante la passata stagione calcistica, disputata con la maglia bianconera. Oggi l’annata dei club è ampiamente terminata, e una risposta da parte del francese non è ancora giunta. La Juventus ha fatto i propri passi dovuti, proporre al centrocampista transalpino un contratto pluriennale da almeno 7,5 milioni annui netti, ma nessun paletto si è, attualmente, mosso. Il ragazzo sta disputando gli europei con la sua nazionale, ed è palese che il presente porti Adrien a pensare solo al campo e al raggiungimento dell’obiettivo Coppa Europa, poi verrà il momento della decisione definitiva. E dalla Germania, sede della kermesse continentale, lo stesso Rabiot, parlando con indosso la tuta della federazione francese, ha distillato un paio di affermazioni che sono giunte sui lidi della Continassa, con la forza dirompente di uno tsunami. C’è preoccupazione in casa Juve, unita ad impazienza e un bel un po’ di irritazione, visto che la società di Madama avrebbe già voluto ricevere una risposta definitiva in grado di sciogliere riserve e dubbi. Due frasi che preoccupano, che rimandano ad oltranza la soluzione, che sia con la gloriosa maglia o con un'altra casacca. Il riccioluto calciatore ha lodato la Juve per la scelta del nuovo allenatore:” La Juventus ha fatto la scelta giusta, è un allenatore eccezionale, che ha fatto grandi cose in Italia. Ci conosciamo molto bene, ho giocato 4-5 anni con lui", ma ha anche scagliato una saetta affilatissima recante un bel po’ di “in venenum cauda” sulla questione futuro:” Thiago Motta ha la sua carriera da proseguire, io la mia. Quindi vedremo”.

Un’affermazione enigmatica, criptica, che getta fumo spesso e denso su ciò che potrà accadere dopo gli europei, insomma c’è da definire una volta per tutte ciò che verrà signor Rabiot, e queste parole, oggettivamente, non depongono a favore di un prosieguo con la Vecchia Signora, tanto da apparire non come un’interpretazione forzata. Ma il centrocampista francese si è spinto oltre, rispondendo all’ennesima domanda che coinvolge il suo futuro calcistico:” Ci sono persone che lavorano per me. Quello che mi piacerebbe fare in futuro per ora lo tengo per me, ma non sono preoccupato per il mio futuro. L'idea era di prendere una decisione prima dell'inizio dell'Europeo, ma c'è stato poco tempo al termine della stagione e sono arrivato presto al ritiro. Una volta con la nazionale ho voluto concentrarmi sull'obiettivo e mettere in secondo piano tutto il resto". Un concetto da prendere come una stoccata alla dirigenza zebrata oppure, realmente, non ci sono stati i tempi tecnici per sedersi e parlare al fine di giungere ad un punto finale? Sinceramente pare più una risposta capace di incarnare la prima ipotesi, in ogni caso un anno fa, la situazione legata al ragazzo era grossomodo la stessa, poi sappiamo, con grande stupore di tutti gli addetti ai lavori, come si è conclusa: accordo ponte di un anno, che per un giocatore free agent appariva cosa molto difficile da pronosticare. Insomma, situazione in forte bilico con i colori bianconeri, ma c’è un pensiero che coglie parecchia sostanza di tutta questa vicenda, se Rabiot avesse ricevuto un’offerta sensibilmente migliore da un altro club, con grande probabilità avrebbe già chiuso la partita e annunciato la sua nuova squadra. Perché va bene che il transalpino sia impegnato in campo, ma la mamma procuratrice Veronique è libera di incontrare emissari e dirigenti di club, ascoltare proposte e portare le stesse all’attenzione del figlio; lo sottolinea lo stesso Rabiot quando dice che ci sono persone che lavorano, per lui, alla definizione di un contratto.

La soap opera continua ma le parole di “Cavallo pazzo” devono attivare una riflessione, come mai non si è discusso di rinnovo con la Juve a fine campionato? Presumibilmente per un motivo fermo e sibillino, la Juventus voleva, anzitutto, ripartire dall’annuncio e dalle certezze del neo allenatore Thiago Motta, per poi affrontare i temi dei rinnovi, avendo la sicurezza del gradimento di alcune pedine da parte del nuovo tecnico. La telenovela, quindi, prosegue con tutta la faccenda che sta assumendo, sempre più, i contorni di una vicenda stucchevole: troppo tempo, tante parole, mille illazioni, senza distillare nemmeno una certezza. E chissà quando sopraggiungerà la parola fine a questo spinoso caso di mercato che, a dirla tutta, poteva e doveva esser tirato meno per le lunghe rispetto agli accadimenti che, costantemente, stiamo osservando. A Torino si respirava fiducia a riguardo della conclusione positiva dell’intera vicenda, ora qualche crepa appare più visibile anche nei pensieri del tifoso ottimista, più incallito.