De Paola: "Quelle di Bonucci sono state parole sprecate, avrebbe fatto una figura migliore se..."
Paolo De Paola, sulle colonne di Sportitalia.com, ha voluto parlare delle parole di Bonucci, ma anche di Antonio Conte, l'idolo dei tifosi azzurri nonostante prima fosse proprio il contrario:
"Perché sprecare parole quando parlano i fatti? Questa legge non scritta vale per Conte, vale per Bonucci e vale per Orsato. Conte perché è un allenatore subito amato da un ambiente che ha sprecato tonnellate di parole contro la madre calcistica che lo ha generato, la Juve. Gli andirivieni sulla rotta Torino-Napoli non sono una novità. Ma in questi anni caldissimi, dopo le esagerazioni dell’epoca sarriana e dello scudetto del 2018 tutto era diventato esagerato, esasperato ed esplosivo. E poi? Poi è bastato Conte per trasformare la dinamite in un budino d’amore. Conte risolve i casi Di Lorenzo e Kvara? Un dio. Sulla scia di Conte ci piace anche accennate ad Orsato acclamato come uno dei migliori arbitri all’Europeo. Ultimo esempio sulle parole sprecate è quello di Bonucci che con grande ritardo ricorda a tutti il suo rammarico per essere stato penalizzato da un allenatore, Allegri, al quale era stato dato troppo potere. Sinceramente non ci sovviene l’esempio di un giocatore che abbia avuto la delega di sostituire i giocatori in campo così come non ricordiamo nessuna azienda in cui una meritatissima decisione disciplinare possa determinare una ribellione collettiva. No, ci creda Bonucci, le sue parole sono ancora una volta sprecate. Risparmiarle le avrebbe garantito una miglior figura".
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