La Juve del Mancio: pochi innesti, giovani italiani e personalità. E con un sogno… Tonali

L’accordo, a quanto pare, c’è. Roberto Mancini avrebbe accettato la proposta della Juventus: c'è chi sostiene per quattro mesi per guidare la squadra con un obiettivo chiaro: conquistare il quarto posto e qualificarsi alla prossima Champions League (oltre che al prestigioso Mondiale per Club). Solo dopo si siederebbe al tavolo con la dirigenza, in base ai risultati ottenuti - la qualificazione Champions sarebbe vitale per le casse della società - per discutere di un biennale e di mercato, per dare il via a un progetto tecnico costruito su basi solide, sostenibili, e soprattutto coerenti con il DNA bianconero.
Nessuna rivoluzione, ma idee chiare
Il piano di Mancini per la “sua” Juve col 4-3-3 non prevederebbe stravolgimenti o investimenti faraonici, anche in assenza di clamorosi scivoloni in classifica. Al contrario, il tecnico ex CT della Nazionale punterebbe su un mix di innesti mirati, rilancio di giocatori sottotono e inserimento di giovani italiani di qualità, per ampliare l’organico e costruire un gruppo competitivo anche sul piano caratteriale.
La difesa: conferme, un sacrificio e volti nuovi
In difesa, Mancini partirebbe da tre titolari da confermare su quattro: Kalulu e Cambiaso come terzini, Bremer centrale. Al suo fianco, nelle rotazioni, l’allenatore gradirebbe profili esperti come David Hancko e Renato Veiga. Il sacrificato potrebbe essere Gatti, possibile pedina nell’ambito dell’operazione-Osimhen, già accennata negli ambienti bianconeri.
Al suo posto, ecco i nomi dei due centrali dell’Under 21 azzurra: Nicolò Bertola, in arrivo a parametro zero dallo Spezia, e Diego Coppola o Daniele Ghilardi dal Verona. In questo modo si partirebbe con cinque centrali: uno potrebbe essere poi ceduto in prestito a gennaio. Come terzini di riserva, resterebbero Cabal e Alberto Costa.
Centrocampo: il sogno si chiama Tonali
Il grande sogno a centrocampo si chiama Sandro Tonali. Un nome evocativo per Mancini, che lo considera un potenziale perno del suo sistema. L’ipotesi sarebbe quella di uno scambio con Douglas Luiz, più un conguaglio. A completare il reparto, Thuram a sinistra, Koopmeiners da rilanciare sulla destra nel ruolo alla Jugovic.
Tra le opzioni per allungare la rosa, piacciono Samuele Ricci, Fabio Miretti (che Mancini vorrebbe valutare di persona), Valentin Atangana dello Stade Reims, e Abid Diarra dello Strasburgo.
Attacco: Osimhen e un’ala di livello
Davanti, il piano è chiaro: Victor Osimhen come centravanti titolare, con due esterni offensivi ai suoi lati. Uno dei preferiti è Kolo Muani, che vorrebbe trattenere (nuovo prestito stavolta con obbligo di riscatto?), capace di giocare sia largo che centralmente. L’altro nome dipende dal destino di Kenan Yildiz: se la Juve dovesse decidere di cedere il turco davanti a un’offerta fra 80 e 100 milioni, allora si punterebbe su un profilo top internazionale.
Occhio anche a Lorenzo Lucca, attaccante che Mancini segue con interesse da tempo e che potrebbe rappresentare una valida alternativa fisica in rosa.
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