Motta-Juve, è finita? Di Marzio: "Ecco chi sarà il nuovo allenatore bianconero"

Motta-Juve, è finita? Di Marzio: "Ecco chi sarà il nuovo allenatore bianconero"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 13:04Altre notizie
di Massimo Reina
Il nodo della vicenda non è solo nei risultati ma anche la gestione umana e tecnica del gruppo: il tempo stringe, e anche la pazienza.

Il futuro di Thiago Motta sulla panchina della Juventus è appeso a un filo. Se fino a pochi giorni fa la società sembrava orientata a proseguire il progetto a lungo termine con l’allenatore italo-brasiliano, ora lo scenario è profondamente cambiato. A ribadirlo da qualche giorno è Gianluca Di Marzio. Intervenuto a Sky Sport, ha fatto il punto su una situazione diventata "molto critica", confermando quanto svelato nei giorni scorsi.

Il nodo della vicenda non è solo nei risultati

Il raggiungimento della qualificazione in Champions resta un obiettivo determinante, certo, ma il vero problema appare più profondo e strutturale: la società non è più convinta del percorso intrapreso con Motta, soprattutto a causa di una serie di frizioni con i giocatori, della mancanza di empatia, e di diverse scelte tattiche e gestionali non condivise né comprese.

In particolare, si fa strada l’immagine di un tecnico rigido, quasi dogmatico, che non fornisce spiegazioni ai propri uomini. E questo, in un gruppo che necessita dialogo e coesione dopo stagioni difficili, rischia di minare le basi dello spogliatoio. Lo stesso caso Fagioli è emblematico: pur allenandosi bene, il centrocampista è rimasto spesso fuori dai piani senza motivazioni chiare, alimentando il malcontento interno.

L'identikit del nuovo tecnico

Secondo Di Marzio, la Juventus valuta ora non solo la classifica, ma anche la gestione umana e tecnica del gruppo: “Non è nemmeno più così sicuro che si vada avanti con lui”, ha detto il giornalista. La sensazione è che, a prescindere dai nomi, la Juventus cerchi "un allenatore che non porti solo i punti, ma abbia anche e soprattutto la capacità di ricompattare lo spogliatoio" e portare un’empatia che finora è mancata. La Juve non cerca solo un condottiero tattico: vuole un leader riconosciuto dal gruppo. E oggi, a quanto pare, Thiago Motta non lo è più (o non lo è mai stato).