Gioiellino della Juve sulle orme di Del Piero: Yildiz storia di un predestinato

Piedi per terra e niente voli pindarici. Ma la perla contro il PSV aggiunge un altro tassello nella connessione tra Yildiz e Del Piero. Con il terzo “furto" del diciannovenne turco ai danni del suo idolo. Il primo era stato l'esultanza con la linguaggia stile Michael Jordan, poi la maglia numero 10, prestigiosa e allo stesso tempo pesante, anzi pesantissima se a tinte bianconere. Infine la precocità realizzativa in Champions League: Kenan ora è il giocatore juventino più giovane di sempre a segnare in questa competizione. Scavalcato proprio Alex, come lui in rete all'esordio della Coppa. Emozione, ma anche sacrilegio, tanta è l'ammirazione per l'ex Pinturicchio.

Similitudini e differenze. Entrambi hanno classe e una velocità di pensiero fuori dalla norma: prima ancora di ricevere il pallone sanno già cosa farne: passaggio al compagno o dribbling. Come Alex, anche Kenan gioca a testa alta, a dispetto di qualche critico che sostiene il contrario. Partenza da sinistra per accentarsi è una delle peculiarità che accomuna i due. Il tiro? Leggermente più lente la perle di Del Piero, ma con giro più ampio rispetto alla stoccata diretta e con maggiore potenza di Yildiz. Comunque sia, stessa precisione e soprattutto identico risultato: il gol. Il Capitano a 19 anni in generale era più completo tatticamente, ma il ragazzo turco contro il PSV ha dato segnali importanti. Partecipazione a 11 duelli, di cui 6 vinti, due i palloni intercettati.

Concentrazione sul presente, con sguardo verso il futuro. Yildiz, come detto, è solo all'inizio della sua carriera. Su di lui le parole di Montella, ct della Turchia, grazie al quale ha esordito in Nazionale non ancora diciottenne. “Kenan è un predestinato, è nato per giocare a calcio”. Va oltre Szczesny, fino allo scorso anno compagno di squadra nella Juve: “Ho giocato con tanti, ma non ho mai visto un talento simile. Ho scommesso che in cinque anni vincerà il Pallone d’Oro”. Yildiz in turco significa stella, forse una profezia. Per diventare un top serve anche la testa e il ragazzo si sta dimostrando un ottimo professionista rispetto alla giovane età. Sotto questo aspetto, sono preziosi i consigli di Del Piero. Finora con la maglia della Juve 37 presenze, condite da 5 gol. Piedi per terra e niente voli pindarici, ma la strada verso il nuovo Pinturicchio è ormai tracciata.