La Juventus devo temere di più gli "amici" fuori che la Fiorentina in campo
Come in uno scenario ben predisposto con sassi e dardi da scagliare secondo tempi ad orologeria contro personaggi e protagonisti da colpire da ogni angolazione spero davvero che qualcosa di rivoluzionario avvenga affinché il clima di ferocia verbale possa essere abbattuto. Solo il tempo e sentenze europee possono portare a questa speranza in quanto le tensioni interne alla nazione, parlando e scrivendo di un ex sport chiamato Calcio, sono giunte a punte troppo inaccettabili. È da considerare colpevole chiunque dia la possibilità a TUTTI di esternare frustrazione astio fino all'odio sociale travestito dal termine "sportivo" che di questo significato non ha più nulla. Questo come apertura di un discorso personale iniziato da tanti anni ma ahimè sottovalutato a causa dei troppi interessi presenti in tanti settori del fenomeno Calcio. La Juventus , come si comprende, è e resta al centro delle mie considerazioni molto amare.
Se si pensa che già tra poche ore riprenderà la battaglia di pensieri e grida in libertà e senza senso di responsabilità nel caso di mancato successo sulla Fiorentina( peraltro da tanti pseudosupporters auspicato senza ritegno in nome dell'amore verso la propria squadra) si comprende perchè la voglia di parlare della grandezza di Vlahovic o toccare altri temi interessanti viene meno dinnanzi al proposito di equilibrio da trasmettere agli altri. Tra due persone oneste, pur tra opposte visioni, il dialogo può esserci ed anche rivelarsi produttivo; se invece tra i due dialoganti una componente è disonesta ,intellettualmente e non solo, diventa inutile e dannoso ogni tentativo di intesa civile. Purtroppo l'esempio triviale viene dato quotidianamente proprio da Istituzioni e Dirigenze irresponsabili che si divertono con sadismo mentre la gente si azzurra sul serio. E non ho esagerato. Per oggi va bene così.
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