Juventus Cagliari mi riporta sempre a quel 15 marzo 1970
Quella gara delle Idi di Marzo del 1970 tra la Juventus ed il Cagliari mi ritorna alla mente indelebilmente perchè oltre che una grande partita fu anche il momento di un cambiamento profondo di una Juventus che negli anni sessanta, fatta eccezione per una Grande Coppitalia e di un incredibile Scudetto, non era stata protagonista come nei decenni precedenti. I motivi furono molteplici ma l'anno 1969/70 fece decidere Proprietà a rifondare tutto rinunciando anche a grandi calciatori per rivedere in campo una Gioventù di campioni che nel frattempo si erano manifestati tali sia provenienti dal settore giovanile( attraverso prestiti illuminati) che tesserati con un maxi scambio tra la Juventus e la Roma. Bettega Capello Spinosi Landini Causio Furino che si unirono ai già presenti Anastasi Salvadore Cuccureddu Leoncini ed altri costituirono ciò che Boniperti( dapprima Amministratore delegato ed in seguito Presidente) ed i suoi collaboratori si erano prefissi: un grande lungo ciclo e non solo un semplice scudetto. Ma per ironia della sorte quel pareggio(2a2) del marzo precedente diventato sfida scudetto partendo nell' ottobre 69 dal quart'ultimo posto in classifica, consegnò lo scudetto al Cagliari in una gara mai raccontata a causa di uno sciopero totale della classe giornalistica ma al tempo stesso fu la goccia che fece traboccare il vaso a favore della più grande rifondazione tecnica della storia bianconera.
La Juventus avrebbe meritato di vincere quel giorno completando a pari punti la scalata incredibile. Ma per classe e stile del DNA Juventino la Società e tutti i calciatori resero tributo a quell'irripetibile squadra dei quattro morì.Noblesse obblige. Ve ne riparletò
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