Peruzzi: "Il calcio di oggi è diventato un cinema, non fa per me”

Peruzzi: "Il calcio di oggi è diventato un cinema, non fa per me”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
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di Massimo Reina
L’ex portiere ha raccontato di trovare conforto e serenità lontano dai riflettori, preferendo uno stile di vita semplice e autentico.

Angelo Peruzzi, ex portiere di Juventus, Lazio e Nazionale, ha spiegato le ragioni del suo allontanamento dal mondo del calcio in un'intervista al Corriere della Sera. L’ex numero uno ha descritto il panorama calcistico odierno come un “cinema” lontano dai suoi valori e dalla sua personalità. “Il calcio è diventato un cinema, non fa per me”, ha dichiarato Peruzzi, sottolineando come il rapporto tra calciatori, club e procuratori sia profondamente cambiato rispetto al passato.

Una delle sue critiche principali è rivolta ai calciatori moderni, che considera ormai delle vere e proprie aziende: “Firmano un triennale e dopo pochi mesi chiedono l’aumento col procuratore o vogliono essere ceduti”. Peruzzi ha evidenziato come questo approccio abbia reso il calcio più orientato al business e meno incentrato sulla passione per il gioco. Riguardo ai portieri, Peruzzi ha notato un cambiamento radicale nelle loro abilità e nelle priorità del ruolo: “Oggi i portieri sono più bravi con i piedi che con le mani. Io oggi mica potrei giocare. Non dico sia sbagliato, ma non fa per me”.

L’ex portiere ha inoltre raccontato di trovare conforto e serenità lontano dai riflettori, immerso nella natura e nei boschi, preferendo uno stile di vita semplice e autentico. La scelta di allontanarsi dal calcio professionistico è quindi una decisione consapevole per restare fedele ai propri principi e vivere in armonia con sé stesso.